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Stereotipo e pregiudizio. Al Mut una serata sulla violenza di genere

Promuovere la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne: è l’obiettivo del progetto “STEP. Stereotipo e pregiudizio”, coordinato da Flaminia Saccà, che sabato 24 luglio alle 19:30 sarà al Mut, Museo della Tonnara di Stintino, per presentare i risultati della sua ricerca. Lo studio di Saccà, docente di Sociologia dei fenomeni politici all’Università della Tuscia, è raccontato nel volume edito da Franco Angeli “Stereotipo e pregiudizio. La rappresentazione giuridica e mediatica della violenza di genere”, che sarà presentato nell’arco della serata. Dialogheranno con la docente, che è stata anche delegata del Governo Italiano all’Helsinki Group on Gender and Innovation della Commissione Europea, la giornalista Maria Francesca Fantato e l’avvocata Sabrina Mura.

Realizzato dall’Università degli Studi della Tuscia in partnership con l’Associazione Differenza Donna ONG, il progetto “STEP. Stereotipo e pregiudizio. Per un cambiamento culturale nella rappresentazione di genere in ambito giudiziario, nelle forze dell’ordine e nel racconto dei media” rientra nell’ambito del programma finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, volto a promuovere la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul.

La ricerca ha analizzato la rappresentazione della violenza contro le donne in due differenti ambiti discorsivi: il linguaggio adottato dai giudici nelle sentenze e il linguaggio utilizzato nella stampa quotidiana. L’indagine ha mostrato come il discorso pubblico sia ancora caratterizzato dalla presenza strutturale di pregiudizi e stereotipi ricorrenti, radicati nelle aule dei tribunali come nelle redazioni dei giornali. Attraverso un’analisi socio-linguistica su un repertorio di 16.715 articoli e di 283 sentenze, il gruppo di ricerca ha infatti potuto riscontrare la presenza non episodica di rappresentazioni della violenza contro le donne capaci di determinare una seconda vittimizzazione della parte offesa e la tendenza insistita a riprodurre schemi che della figura femminile offrono ancora un’immagine fortemente stereotipata e discriminante.

L’evento è organizzato con la collaborazione dell’Università degli Studi di Sassari, dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, dell’Associazione Noi Donne 2005 e di Acos, Associazione di contrasto alla prostituzione schiavizzata. 

Coordinerà il dibattito Vannalisa Manca del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. La partecipazione all’evento, organizzato con il Centro studi sulla civiltà del mare di Stintino, darà diritto ai giornalisti al conseguimento di cinque crediti formativi.

Durante la serata sarà visibile nella sala conferenze del Mut la mostra digitale “Stereotipo e pregiudizio”, curata da Flaminia Saccà e Rosalba Belmonte.