fbpx

Oltre il Fiume Oceano. Uomini e navi romane alla conquista della Britannia

oltre il fiume ocenaSi concludono martedì 30 agosto alle 19:30 gli Aperitivi al museo del Mut, il Museo della Tonnara di Stintino. L’ultimo degli eventi culturali di agosto prevede la presentazione del libro Oltre il fiume Oceano dell’Ammiraglio Cristiano Bettini. Il volume, edito da Laurus Robuffo, racconta un’impresa epica, la conquista della Britannia da parte della Marina romana. La narrazione conduce alla scoperta delle spedizioni di Cesare, Claudio e Costanzo Cloro, indagate attraverso una prospettiva marittima e navale. Viene descritta la vita di bordo, sono esaminate l’architettura e la costruzione delle navi romane, e ricostruite le spedizioni, a partire dall’analisi della letteratura latina, e facendo riferimento anche alle scoperte archeologiche. L’Ammiraglio Bettini, che è stato Addetto per la Difesa e la Marina in Gran Bretagna dal 2002 al 2005, delinea un quadro ampio e sfaccettato delle spedizioni, che attraversano tre secoli della storia romana, dal I al III secolo d.C. Dialogheranno con l’autore Attilio Mastino, storico, epigrafista, docente di Epigrafia Latina e Storia romana all’Università degli Studi di Sassari e la curatrice del Mut Esmeralda Ughi. Filo conduttore della serata è il mare, quell’Oceano Atlantico divinizzato dai romani, visto come un grande fiume che circonda le terre emerse. Di spedizioni e di navi romane si è parlato anche nell’appuntamento del 27 agosto scorso, durante la conferenza Archeologia dell’Asinara: il sito archeologico di Cala Reale, curata da Gabriella Gasperetti, della Soprintendenza Archeologia della Sardegna. L’archeologa ha portato il pubblico alla scoperta del sito subacqueo di Cala Reale, che si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Asinara e conserva circa 40 mila frammenti di anfore, resti del naufragio di una nave romana in età tardo imperiale. Una scoperta straordinaria non solo per il numero e la rilevanza dei reperti ritrovati, ma anche per la bellezza naturalistica del luogo che li conserva. Non è stato solo un viaggio nel passato quello condotto dalla Gasperetti, che ha guardato anche al futuro sottolineando le prospettive dell’area archeologica di Cala Reale, fruibile fino al 15 settembre grazie a un accordo tra il Comune di Porto Torres e la Soprintendenza Archeologia della Sardegna. L’archeologa ha posto l’accento sulla necessità di periodici sopralluoghi per verificare lo stato di conservazione delle anfore, conservate a sette metri di profondità, e la definizione di un accordo stabile per la tutela e la fruizione dell’area. L’archeologa ha, inoltre, suggerito la possibilità di esporre i risultati degli studi condotti dal 2001 a oggi in una mostra permanente, da allestire presso le strutture del Mibact o dell’Ente Parco presenti sull’isola. Interventi che, se attuati, porterebbero al maggiore riconoscimento e a una migliore fruizione del sito sommerso.

[written by Rossella Porcheddu]